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Il progetto nasce da un’idea presentata all’Avviso pubblico del Ministero della Cultura (Italia), tramite la Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC), finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore di micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit, operanti nei settori culturali e creativi per favorire l’innovazione e la transizione digitale. PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0 (M1C3), Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, Investimento 3.3: “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”, Sub-Investimento 3.3.2: – Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale (Azione A II).
L’avviso pubblico, in breve, consentiva di fornire supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale lungo l’intera catena del valore (produzione, coproduzione, gestione, distribuzione e incontro con il pubblico) attraverso contributi finanziari.
Il progetto è stato co-pensato da un gruppo di utenti di Fermata d’Autobus, con la collaborazione dello psicologo Dott. Diego Carlo Valsania, dell’arteterapeuta e foto-arteterapeuta Carola Lorio, dell’esperto in applicativi multimediali Dott. Roberto Castaldo e della sociologa Dott.ssa Chiara Borgaro.
L’Associazione Fermata d’Autobus Onlus (http://www.fermatadautobus.net/), attiva nel territorio della Provincia di Torino (Piemonte, Italia), offre accoglienza e cure a chi presenta un quadro di disagio psicologico e psichico accompagnato da forme di dipendenza patologica. Le dipendenze patologiche possono avere diverse forme: tossicodipendenza, alcolismo, dipendenza affettiva, da gioco d’azzardo, da internet, disturbi del comportamento alimentare ma, tutte quante non sono altro che la conseguenza, o meglio, il sintomo, di un disturbo più profondo.
Da sempre parte integrante dell’approccio terapeutico di Fermata d’Autobus sono i gruppi terapeutico-espressivi, tra i quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, quelli di arteterapia, foto-arteterapia, musicoterapia, danzaterapia, ceramica, teatro, serigrafia e cucito. L’attività espressiva integra e sostiene la psicoterapia – senza tuttavia sostituirla – grazie alla relazione che si stabilisce tra il paziente e il terapeuta con la mediazione della creazione realizzata, della musica e dell’espressione corporea.
L’uso e lo sviluppo di mezzi di espressione, unitamente alla comunicazione non verbale, libera la fantasia del partecipante restituendo libere associazioni e contenuti inconsci altrimenti inespressi, rappresentando un prezioso strumento di aiuto per superare difficoltà psichiche e sociali.
La Galleria Gliacrobati (https://www.gliacrobati.com/) nasce nel 2017 dalla volontà dell’Associazione Fermata d’Autobus di creare uno spazio espositivo, che guarda alla complessità e fragilità dell’esistente, volto al dialogo internazionale fra arte contemporanea mainstream e non, per indagarne le frastagliate aree di confine e, nel 2019, diviene Associazione Culturale. Nel contesto di un atelier laboratorio Collettivo Gliacrobati, accoglie persone in doppia diagnosi e pazienti psichiatrici, dal circuito di cura di Fermata d’Autobus Onlus e non, dove, con la guida di arteterapeuti, si lavora sulle proprie emozioni, sull’espressione di sé e delle stesse, in un contesto di condivisione con altre persone, con cui ci si confronta, crescendo attraverso lo scambio e il dialogo. Dal 2022, l’Ente collabora con i servizi territoriali attraverso l’attivazione di percorsi formativi e tirocini rivolti a persone con disabilità. Nel 2022, l’Ente ha organizzato la prima edizione del workshop “Esercizi di nutrimento dello sguardo”, iniziativa che ha avuto grande successo. Dal 2023, Gliacrobati accolgono gruppi artistici rivolti a bambini in età scolare, con la conduzione di due arteterapeute.
Il progettò è finalizzato alla creazione e diffusione attraverso una soluzione innovativa di nuovi prodotti creativi che consentono l’integrazione di molteplici linguaggi espressivi, favorendo allo stesso tempo la diminuzione del divario territoriale e il raggiungimento delle categorie deboli. In particolare, l’attività ha come obiettivo la realizzazione di Gallerie Virtuali, locali tridimensionali in computer grafica come se fossero spazi reali, in cui ci si potrà muovere virtualmente. Si tratta quindi di un’esperienza immersiva offerta grazie a video 3D a 360° accessibili da qualsiasi schermo, ma che, con un visore 3D, consentono l’accesso a una realtà virtuale suggestiva. All’interno di questo spazio saranno esposte mostre individuali e collettive e il visitatore virtuale potrà avvicinarsi alle singole creazioni ed ottenere informazioni (video interviste all’artista e descrizione dell’opera con relativa sottotitolazione, video del making of, foto della realizzazione). Si tratta quindi di creare un ecosistema online come aggregatore di opere artistiche realizzate anche in atelier creativi basati sui principi dell’arteterapia da parte di molti autori, anche fuori regione, provenienti in particolare da luoghi di cura e riabilitazione o da associazioni culturali, offrendo la possibilità di espressione, visibilità e inclusione a più artisti possibili. Si pensa dunque a chi, esprimendosi attraverso il mezzo artistico, non ha possibilità di esporre e vendere le proprie creazioni. Alcune opere saranno registrate mediante sistema NFT (Non-Fungible Token – al fine di tutelare la proprietà intellettuale e l’autenticità del prodotto) e acquistabile in un e-shop associato.
I fruitori del progetto sono sia gli utenti di luoghi di cura e riabilitazione che utilizzano o che intendono utilizzare l’arte come canale espressivo sia tutti coloro i quali siano interessati all’opera artistica in senso lato, includendo anche la cosiddetta “arte irregolare”. Inoltre, parte del pubblico sarà sicuramente rappresentata da tutte le associazioni culturali che sono interessate o che utilizzano l’arte come canale, nonché per gli addetti ai lavori (critici e artisti) che hanno un interesse specifico della corrente artistica irregolare e l’outsider art.
Una Galleria che pone il focus non tanto sull’aspetto speculativo dell’arte, quanto più sul veicolare l’emozione che risiede dietro e dentro l’opera artistica (attraverso, ad esempio, l’utilizzo di video-presentazioni degli artisti e delle loro creazioni permette di “fidelizzare” il visitatore alla produzione artistico-culturale). Il progetto, inoltre, consentirà di offrire a luoghi di cura e riabilitazione o associazioni culturali che non utilizzano ancora l’arte come canale espressivo un interessante spunto per la futura implementazione di atelier creativi basati sui principi dell’arte-terapia. Il progressivo ampliamento del bacino di utenza nel tempo porterà quindi ad un progressivo incremento di opere esposte nella Galleria Virtuale; parallelamente la conservazione dell’opera artistica, offerta dalla digitalizzazione, permetterà una fruizione della stessa in differita e la Galleria diverrà un archivio sempre accessibile di esposizioni passate e presenti.
Codice Progetto: TOCC0002579. COR: 15908084. CUP: C67J23001490008. Finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU – PNRR Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi.